P

PACCHETTO DI MEDICAZIONE

Si veda contenuto minimo del pacchetto di medicazione

PANNELLO DI CONTROLLO

Riquadro su cui sono installati i dispositivi di comando, di manovra, di regolazione, di misurazione e di controllo di

strumenti, di macchine ecc.

PARANCO

Apparecchio destinato al sollevamento di carichi che, nella sua forma originale, è costituito da un sistema di carrucole, mediante le quali si riduce la forza necessaria per il sollevamento di un determinato carico

PARAPETTO NORMALE

È considerato un parapetto “normale”, un parapetto che soddisfi le seguenti condizioni:
• sia costituito con materiale rigido e resistente e in buono stato di conservazione;
• abbia un’altezza utile di almeno 1 metro;
• sia costituito da almeno 2 correnti di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra quello superiore e il pavimento;

• sia costituito e fissato in modo da poter resistere, nell’insieme e in ogni sua parte, al massimo sforzo al quale può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione.
È considerato “parapetto normale con arresto al piede” il parapetto definito come sopra completato con fascia continua poggiante sul piano di calpestio e alta almeno 15 cm. È considerato equivalente ai parapetti qualsiasi protezione quale muro, balaustra, ringhiera e simili, realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti, non inferiori a quelle presentate dai parapetti stessi

PAVIMENTO DEI LOCALI DI LAVORO

I pavimenti dei locali di lavoro devono essere esenti da protuberanze, da cavità o da piani inclinati pericolosi, devono essere fissi e antisdrucciolevoli

PERCORSO DI SFOLLAMENTO

Sistemi di vie di uscita costituiti da percorsi e da aree protette, atti a consentire alle persone (o ai lavoratori) presenti di raggiungere un luogo sicuro ovvero aree a cielo aperto

PERCORSO PROTETTO

Tratto del percorso di sfollamento protetto dagli effetti di un incendio

PERICOLI DERIVANTI DAI RIPARI DI UNA MACCHINA

Devono essere evitati pericoli che potrebbero essere causati:
• dalla costruzione del riparo (come, per esempio, bordi e angoli vivi, materiali ecc.);
• dal movimento del riparo (come, per esempio, zone di cesoiamento o di schiacciamento generate da ripari motorizzati o pesanti che possono cadere)

PERICOLI DI UNA MACCHINA DI NATURA MECCANICA, ELETTRICA, TERMICA

I pericoli di una macchina possono essere di origine:
• meccanica: i pericoli di origine meccanica comprendono tutti i fattori fisici che possono essere all’origine di una lesione dovuta all’azione meccanica di parti di macchine, di utensili, di pezzi di lavorazione o di materiali solidi o fluidi proiettati (pericoli di schiacciamento, di cesoiamento, di taglio, di trascinamento o di intrappolamento, di urto, di perforazione, di attrito o di abrasione, di eiezione di un fluido ad alta pressione ecc.);
• elettrica: i pericoli di origine elettrica possono provocare lesioni o morte derivati da elettrocuzioni e bruciature (provocate, per esempio, dal contatto di persone con elementi in tensione);
• termica: i pericoli di origine termica possono causare bruciature e scottature (provocate, per esempio, dal contatto con oggetti o materiali a temperatura estrema, da fiamme o da esplosioni ecc.)

PERICOLO

Qualità intrinseca di un determinato fattore, avente il potenziale di causare danno

PERICOLO DI INCENDIO

Qualità intrinseca di:
• determinati materiali;
• attrezzature;
• metodologie e pratiche di lavoro;
• utilizzo di un ambiente di lavoro che presenti il potenziale di causare un incendio

PERICOLO GENERATO DALL'INOSSERVANZA DEI PRINCIPO ERGONOMICI IN FASE DI PROGETTAZIONE DELLA MACCHINA

Un errato abbinamento della macchina con le caratteristiche e le capacità umane si può manifestare mediante: • effetti fisiologici risultanti, per esempio, da posizioni errate, sforzi eccessivi o ripetitivi ecc.;
• effetti psico-fisiologici causati da eccessivo o da scarso impegno mentale, di tensione ecc. derivanti dalla conduzione, dalla sorveglianza o dalla manutenzione di una macchina entro i limiti del suo uso previsto

PERSONA ADDESTRATA

Persona sufficientemente informata o sorvegliata da persone qualificate in modo che non sia esposta ai pericoli rappresentati dall’elettricità (per esempio, operatori o addetti alla manutenzione)

PERSONA DIVERSAMENTE ABILE

Persona con limitazioni motorie o sensoriali, permanenti o temporanee

PERSONA ESPOSTA

Qualsiasi persona che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa

PERSONALE ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Persona sufficientemente informata o sorvegliata da persone qualificate in modo che non sia esposta ai pericoli rappresentati dall’elettricità (per esempio, operatori o addetti alla manutenzione)

PERSONE CON DIFFICOLTA' CONGNITIVE

Sono le persone che, avendo una disabilità cognitiva, possono trovarsi di fronte alla difficoltà nell’eseguire gli adempimenti necessari in una situazione di emergenza

PERSONE CON DIFFICOLTA' MOTORIE

Sono le persone che, utilizzando una sedia a rotelle, possono trovarsi di fronte alla difficoltà, ovvero alla impossibilità, di percorrere una via di esodo in una situazione di emergenza

PERSONE CON DIFFICOLTA' SENSORIALE

Sono le persone che, disponendo di una visibilità o di un udito limitato o menomato, possono trovarsi di fronte alla difficoltà, ovvero all’impossibilità, di percepire segnalazioni di allarme sonoro e/o ottico in una situazione di emergenza

PERSONE DEL PUBBLICO

Soggetti della popolazione, esclusi i lavoratori, gli apprendisti e gli studenti esposti in ragione della propria attività

PERSONE QUALIFICATE

Persone che hanno conoscenze tecniche o esperienza sufficiente a consentire loro di evitare i pericoli che può presentare l’elettricità

PIANO DI EMERGENZA

Insieme delle misure tecnico-organizzative predisposte per fronteggiare una emergenza sul luogo di lavoro. Ha il fine di fornire ai lavoratori istruzioni comportamentali in una situazione di pericolo. Il piano di emergenza, che può essere di:
• piano;

• edificio;
• unità produttiva;

• impianto o stabilimento;
consiste in un “documento” che, redatto dal datore di lavoro (in collaborazione con il Servizio di prevenzione e protezione), comprende fondamentalmente due parti:
• la prima, di carattere generale, con la descrizione dei luoghi di lavoro;
• la seconda con la descrizione delle procedure da adottare al verificarsi di una emergenza

PIANO DI RIFERIMENTO

Piano dove avviene l’evacuazione degli occupanti all’esterno della struttura edilizia. Normalmente questo coincide con il piano stradale di accesso

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO IN UN CANTIERE TEMPORANEO E MOBILE

Il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice (o lavoratore autonomo) è tenuto ad attuare (comma 3, art. 100, D.Lgs. n. 81/2008).

PIEGAFERRI

Macchina utilizzata per la piegatura di barre d’acciaio per la realizzazione di staffe e di sagomati per cemento armato

PIEGAFERRI/CESOIE COMBINATE

Piano dove avviene l’evacuazione degli occupanti all’esterno della struttura edilizia. Normalmente questo coincide con il piano stradale di accesso

PITTOGRAMMA

Messaggio trasmesso tramite un’immagine che “vieta”, “prescrive” o “indica” un determinato comportamento da adottare. È utilizzato sui cartelli di sicurezza

POGGIAPIEDI

Pedana particolarmente utile per i videoterminalisti, soprattutto di modesta statura, perché evita la compressione delle fasce muscolari inferiori delle cosce, alleviando la pressione posturale quando l’altezza della sedia non permette di far appoggiare comodamente i talloni a terra (si veda la UNI 7498)

POLIZIA

Corpo con compiti di mantenimento dell’ordine pubblico, ha preso la attuale denominazione di “Polizia di Stato” con la legge 1° aprile 1981, n. 121. La Polizia di Stato costituisce una delle strutture operative della Protezione civile

POLVERE

Sostanza estinguente. Assai diffusa nei luoghi di lavoro in quanto molto utilizzata negli estintori portatili e carrellati

POMPE PER CALCESTRUZZO E BRACCI DI DISTRIBUZIONE

Apparecchiatura impiegata per il trasporto del calcestruzzo attraverso tubature flessibili o rigide fino al punto di utilizzo

PONTE SVILUPPABILE SU CARRO

Ripiano o piattaforma di lavoro, fissa o girevole, installata su proprio carro di base, avente la possibilità di essere variata nella sua quota rispetto a quella di riposo per l’intervento di un apparecchio di manovra

PONTEGGIO

Attrezzatura provvisoria costituita da elementi portanti di tubo metallico sorreggenti piani praticabili (impalcati), che consentono l’accesso necessario per i lavori di costruzione, di ristrutturazione o di manutenzione di un edificio

PORTATA DEI SOLAI

Si veda solai

PORTE E PORTONI

Le porte e i portoni installati all’interno dei luoghi di lavoro devono essere facilmente apribili e di idonee dimensioni per agevolare l’esodo in caso di emergenza. Le porte realizzate con materiale trasparente devono essere adeguatamente segnalate e costruite con materiale di sicurezza

PORTE TAGLIAFUOCO

Porte o serramenti di sicurezza che, insieme al telaio, sono in grado di rispettare opportuni criteri di prestazione specificati

POSTO DI LAVORO

Luogo in cui una persona svolge la propria attività lavorativa

POSTO DI LAVORO PER VIDEOTERMINALI

Insieme comprendente le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, ovvero software per l’interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l’unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l’ambiente di lavoro immediatamente circostante

POSTURA

Modo di posizionarsi del corpo umano o di una parte di esso. Il fattore di rischio è determinato da posture inappropriate

POSTURA DINAMICA

Movimento degli arti o di altre parti del corpo umano, sia in relazione una all’altra (come, per esempio, l’accavallare le gambe), sia relativamente a un oggetto fisso (per esempio, la scrivania)

PREPOSTO

È' colui che sovrintende ovvero vigila affinché siano correttamente applicate le direttive del proprio superiore gerarchico e che ha l’obbligo di effettuare la sorveglianza sulla applicazione delle misure di sicurezza e di igiene previste nell’ambito della propria attività lavorativa

PRESENZE

Numero complessivo di lavoratori e di ospiti contemporaneamente presenti in un determinato luogo di lavoro. Questo coincide con il massimo affollamento ipotizzabile

PRESIDI ANTINCENDIO

Attrezzature, mezzi, sistemi e dispositivi di protezione attiva antincendio.

PREVENZIONE

Il complesso delle disposizioni o delle misure adottate o previste in tutte le fasi dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno

PREVENZIONE DEI RISCHI DOVUTI AD ELEMENTI MOBILI DI UNA MACCHINA

Numero complessivo di lavoratori e di ospiti contemporaneamente presenti in un determinato luogo di lavoro. Questo coincide con il massimo affollamento ipotizzabile

PREVENZIONE INCENDI

Insieme delle misure, dei provvedimenti, dei dispositivi, dei mezzi e delle attrezzature adottate per:
• prevenire l’insorgenza di un incendio;
• combattere l’incendio, nel momento che questo si è comunque verificato, al fine di limitare le conseguenze per cose e persone

PRODUTTORE

Si veda fabbricante

PROGETTAZIONE DI UNA MACCHINA

Serie di azioni che comprendono:
• lo studio della macchina stessa, tenendo conto di tutte le fasi della sua “vita”, quali:
- costruzione;
- trasporto e messa in servizio (assemblaggio, installazione e regolazione);
- uso (messa a punto, addestramento, funzionamento, pulizia, ricerca di guasti e manutenzione);
• la preparazione delle istruzioni tecniche relative a tutte le fasi della “vita” della macchina elencate

PRONTO SOCCORSO AZIENDALE

Complesso dei provvedimenti necessari per l’attuazione delle misure di pronto soccorso e di assistenza medica di emergenza, organizzato dal datore di lavoro dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, sentito il medico competente (dove previsto), e comprendente anche i necessari rapporti con i servizi esterni e per il trasporto dei lavoratori infortunati

PROGNOSI

Si veda fabbricante

PROPAGAZIONE DI UN INCENDIO

Sviluppo di un incendio all’interno del locale di ignizione ovvero fra locali

PROSSEMICA

Parte della semiologia che studia il significato assunto, nel comportamento sociale dell’uomo, della distanza che l’individuo frappone fra se e gli altri oggetti e, quindi, per il generale modo di porsi nello spazio e al modo di organizzarlo

PROTEZIONE CIVILE

Complesso degli interventi predisposti preventivamente per proteggere fatti calamitosi di particolare gravità da determinare situazioni di emergenza o di pericolo per le popolazioni. I compiti della PC, definiti con legge 24 febbraio 1992, n. 222, sono il coordinamento di tutte le Amministrazioni pubbliche centrali e periferiche (VVF, CRI, FFAA, Polizia di stato, SSN, Soccorso alpino, Organizzazioni di volontariato)

PROTEZIONI

Misure di sicurezza che consistono nell’impiego di mezzi tecnici specifici (ripari, dispositivi di sicurezza ecc.) utilizzati per proteggere le persone dai pericoli che non possono essere ragionevolmente eliminati o sufficientemente limitati attraverso la progettazione.
Le protezioni:

• devono essere di costituzione robusta;
• non devono provocare rischi supplementari;
• non devono essere facilmente elusi o resi inefficaci;
• devono essere situati a una distanza sufficiente dalla zona pericolosa;
• non devono limitare più del necessario l’osservazione del ciclo di lavoro;
• devono permettere gli interventi indispensabili per l’installazione e/o la sostituzione degli attrezzi, nonché i lavori di manutenzione, limitando però l’accesso soltanto al settore in cui deve essere effettuato il lavoro e, se possibile, senza smontare la protezione o il dispositivo di protezione

PSICOLOGIA

Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici

PSICOLOGIA COGNITIVA

Scienza che si propone di ricostruire i rapporti tra esperienza e strutture categoriali

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Settore della psicanalisi che si interessa dello studio delle problematiche psicologiche che riguardano l’uomo: • a contatto diretto con le macchine, gli impianti e le attrezzature;
• all’interno dei luoghi di lavoro, con il fine di rendere gli ambienti di lavoro sempre più “a misura d’uomo”

PSICOLOGIA SOCIALE

Parte della psicologia che studia il comportamento dell’individuo in quanto membro di un gruppo sociale e le influenze che i membri del gruppo esercitano individualmente o collettivamente sul suo comportamento

PSICROMETRO

Strumento per misurare l’umidità relativa. È uno degli strumenti facenti parte delle “unità microclimatiche”

PULITURA DELLA MACCHINA

La macchina deve essere progettata e costruita in modo che la pulitura delle sue parti interne sia possibile senza penetrare nelle stesse

PULSANTE

Elemento mediate il quale, per semplice pressione, si può mettere in funzione un congegno, un’apparecchiatura o un impianto (per esempio, per attivare un dispositivo di allarme acustico)

PULSANTE A FORMA DI FUNGO

Tipo di attuatore utilizzato per l’arresto di emergenza

PULSANTE DI EMERGENZA

Dispositivo con il quale è possibile attivare manualmente un allarme acustico e/od ottico, per la segnalazione di una emergenza in un luogo di lavoro

PUNTO DI RACCOLTA DOPO L'ESODO

Sito individuato e inserito nelle procedure di evacuazione dal luogo di lavoro, non raggiungibile dagli effetti di un incendio, dove i lavoratori sono tenuti a concentrarsi, in attesa di opportune istruzioni